Prodotta negli Stati Uniti dal 1964 al 1967, la Polaroid Land Camera 101 Automatic è l’erede della famosa 100, la prima Polaroid a montare le pellicole Serie 100. Rispetto alla progenitrice, la 101 perde due settaggi per gli ISO (150 e 300), ma ne eredita il corpo in metallo (successivamente in plastica dalla 104) e il mirino di messa a fuoco a telemetro. Ne risulta una macchina fotografica robusta, precisa e affidabile.
Caratteristiche tecniche
Nome: Polaroid Land Camera Automatic 101
Luogo e anno di produzione: U.S.A., 1964-1967 (non è possibile definire l’anno esatto di produzione)
Messa a fuoco: manuale, a telemetro, 3 posizioni rapide
Mirino: a scomparsa, messa a fuoco a telemetro e mirino con correzione del parallasse separati
Lente: 114mm, 3 elementi di vetro, f8.8-42
Esposimetro: “occhio elettrico” posto sulla parte frontale accanto all’obiettivo
Esposizione: automatica a priorità di tempi
Sensibilità: 75/3000 ISO
Otturatore: lamellare a controllo elettrico
Tempi: 1/1200-10″
Flash: sincronizzato (M-sync e X-sync) con attacco PC, flash esterno (Flashgun #268) con lampadine M-3
Pellicole: Polaroid serie 100 (Fuji FP100C/3000B), 8 (10) pose, 73x95mm
Alimentazione: 1 batteria Eveready #531 4.5V, poi modificata con 3 batterie AAA
Dimensioni (LxWxH): 19,2×6,9/15,6×11,7/14,6 cm
Peso: 1.179 g
Altre caratteristiche: corpo in metallo, tracolla in nylon, attacco treppiede a vite da 1/4″, in dotazione la Polaroid Cold-Clip #193 per sviluppare le pellicole con temperature esterne basse.
Come l’ho avuta
Vidi per la prima volta questo tipo di Polaroid in una puntata di Scrubs nella quale un personaggio (Ben Sullivan) se ne andava in giro per l’ospedale a fotografare pazienti e medici con la sua Land Camera e la mia curiosità nei confronti di questa tecnologia crebbe. Il modello era una Automatic 450.
Nell’estate del 2012, girando in un mercatino dell’usato, ne trovai una simile: una Automatic 101. Si presentava bene: lenti pulite e prive di graffi o muffa, manuale in italiano immacolato, flash originale compreso (molto bello anche se praticamente inutilizzabile), un prezzo decisamente ottimo e solo una piccola ammaccatura che non ne pregiudicava il funzionamento.
Un lavoro necessario da fare dopo aver acquistato questo tipo di macchina fotografica è modificare l’alimentazione. Originariamente venivano utilizzate delle batterie ormai difficilmente reperibili e molto costose, è quindi necessario operare una modifica (della quale parlerò successivamente) che tutti i possessori di Land Camera sono costretti a fare e che sinceramente trovo più sensata rispetto a comprare delle batterie compatibili.
Fortunatamente le pellicole compatibili con questi tipi di modello sono ancora in commercio e si riescono a trovare online senza particolare difficoltà. Si tratta delle Fuji FP-100C che possono essere sia in versione lucida che opaca, le Silk. Personalmente preferisco quelle normali in quanto, essendo lucide, mostrano scatti più definiti e con colori più fedeli, mentre le Silk perdono di risoluzione e sembra che i soggetti siano sfuocati.
Fino a qualche anno fa si trovavano in commercio anche le Fuji FP-3000B, la versione in bianco e nero 3000 ISO, le quali però sono state dismesse in quanto le vendite non erano sufficienti. Le ho provate e sinceramente non mi hanno fatto impazzire, troppo.
Dopo la prima “scatola” di pellicole mi sono innamorato di questa macchina fotografica. I risultati sono i seguenti:
Pregi
La 101 è una macchina fotografica che restituisce ottimi scatti. Le foto vengono ben dettagliate e la resa dei colori è ottima. Non è troppo scomoda da portare in giro nonostante non sia proprio un peso piuma. Il guscio anteriore la protegge molto bene dagli urti e quando è chiusa da una sensazione di grande robustezza.
La linea è graziosa, originale e di grande effetto. I dettagli stampati e impressi sono tutti molto razionali e suggeriscono una generale facilità d’uso: per fare una foto ci sono da seguire tre passaggi numerati impressi su ogni componente da utilizzare.
È molto interessante la possibilità di scattare esposizioni multiple senza problemi: basta ricaricare l’otturatore (levetta 3) e scattare.
La manutenzione inoltre è molto semplice: passando la maggior parte del tempo richiusa nel suo guscio, la polvere non la infastidirà troppo, basterà ogni tanto una leggera pulita. In alcuni casi il soffietto potrà scollarsi leggermente, ma basterà un po’ di colla e il gioco è fatto.
L’unica accortezza riguarda la corretta pulizia dei rulli dai residui dei reagenti. Come riporta il manuale:
“È buona cosa verificare i rulli prima di caricare la macchina […] raschiate tutti i residui asciutti con un bastoncino o un pezzo di cartone rigido, sottile (mai nulla di metallico).”
Difetti
Sebbene di giorno le fotografie siano eccezionali, la sua più grande limitazione è la scarsità di luce: al crepuscolo o in ambienti poco luminosi fare le foto diventa molto più macchinoso. I tempi di scatto si allungano e bisogna avere un treppiede o trovare una base d’appoggio, inoltre se si fotografano dei soggetti bisogna utilizzare obbligatoriamente il flash, una stanza illuminata può non essere sufficiente.
Un altro problema sono le pellicole che non sono molto economiche e si trovano ad oggi con difficoltà crescente, ma personalmente sono stato sempre sorpreso della qualità molto alta e di un altrettanto alta fedeltà dei colori, senza contare che con questo tipo di pellicole si possono avere i negativi che una volta puliti1 e scansionati restituiscono effetti unici. Va detto inoltre che le pellicole ora reperibili, hanno una sensibilità di 100 ISO mentre la Polaroid ha l’impostazione di 75 ISO: si dovrà regolare l’esposizione con l’anello di controllo “lighten-darken“.
Modifiche
Le modifiche che ritengo basilari per il minimo funzionamento di questi apparecchi sono quella riguardante l’alimentazione e quella del flash. La prima consiste semplicemente nell’adattare dei nuovi tipi di pile nel vano batteria. Dato che la mia Polaroid necessita di una batteria da 4,5V ho messo un adattatore con 3 batterie ministilo2 (AAA). Operazione alquanto semplice, economica e dai risultati efficacissimi.
La modifica del flash è altrettanto semplice da effettuare: avendo a disposizione il flash originale, è sufficiente svitare la base che va agganciata al corpo macchina (c’è la scritta “Attach Flash Here”) e montare una vite per treppiede sul quale va sistemato un adattatore hot-shoe con presa PC. Con una spesa di 10€ circa ci si può adattare qualsiasi flash.
In alternativa si può sempre utilizzare il flash originale ma bisogna fare i conti con il fatto che utilizza delle lampadine (mod. M3) da sostituire ad ogni lampo. Non si trovano facilmente e, oltre ad essere molto poco “eco-friendly”, sono molto costose e non valgono sicuramente la spesa dato che si sarà costretti a sostituirle ad ogni utilizzo.
Conclusioni
La Polaroid 101 è una macchina fotografica eccellente, versatile e divertente da usare. Nonostante gli anni continua a lavorare efficacemente e non teme confronti con le istantanee odierne. Se vi capitasse di trovarne una in un mercatino vi consiglio di comprarla e di usarla senza timore che si possa usurare. I prezzi variano moltissimo in base alla Land Camera che acquisterete (sono più di 90 i modelli che usano le Polaroid Serie 100).
In sintesi
PREGI
- Ben costruita
- Design unico
- Facile da usare
DIFETTI
- Foto difficili con scarsa luminosità
- Reperibilità pellicole
- Necessaria modifica dell’alimentazione
Note
1. La pulizia delle pellicole Fuji consiste nella rimozione della patina nera ed è facile da eseguire. Bisogna munirsi di: una superficie trasparente (vetro o plexiglass), nastro isolante, candeggina, ovatta o cotton fioc. Il negativo va adagiato sul vetro con la parte nera verso l’alto e fissato bene sui 4 lati con il nastro isolante. Si versa e distribuisce la candeggina così da sciogliere della patina nera. Dopo qualche minuto si può asportare con l’ovatta la patina nera ormai disciolta. Girando il vetro si può determinare se tutta la patina è stata sciolta e si rimuovono i residui di candeggina con l’acqua. Una volta asciutti, i negativi possono essere scansionati. Per una spiegazione più approfondita vi rimando a questa guida.⇑
2. Altre Land Camera necessitano di 3.0V quindi bastano 2 ministilo (AAA).⇑
Salve
Premetto di essere all’asciutto riguardo macchine fotografiche istantanee analogiche, ma mi affascinava l’idea di possedere una macchina come quella di Ben Sullivan di Scrubs e di poterla rimettere in funzione.
Su ebay ho trovato questa inserzione:
http://www.ebay.it/itm/Polaroid-450-Land-Camera-with-extras/132275794433?ssPageName=STRK%3AMEBIDX%3AIT&_trksid=p2060353.m1438.l2649
Vorrei gentilmente sapere
1- Se secondo voi le condizione possono essere considerate complessivamente accettabili
2 – Se sono reperibili e dove le pellicole
Grazie per la cortese consulenza.
Saluti
Ciao Giovanni. Perdonami infinitamente per non averti risposto tempestivamente. Poi hai acquistato l’articolo? Purtroppo quando ho visto il tuo commento era tardi e l’oggetto non era più disponibile sul sito. Comunque al momento sembrerebbe che qualche partita di pellicole sia ancora reperibile e sono quelle che descrivo nell’articolo, le Fuji FP-100C, lucide od -opache (silk).
Ciao!
HO UTILIZZATO LA POLAROID 101 PER FOTO SPERIMENTALI OTTENDO OTTIMI RISULTATI.MA HO RISCONTRATO PROBLEMI NELL’ UTILIZZO DEL FLASH,COSA DEVO FARE,CIAO
In particolare che tipo di problemi hai riscontrato?
Come ho descritto nel post, ho usato un adattatore PC-hot shoe. Ho utilizzato sia flash professionali che flash di bassa qualità cob filtri colorati.
Salve, ho avuto un colpo di fortuna acquistando per pochi dollari una Polaroid Land Camera Automatic 100. E’ contenuta in una valigetta originale assieme al flash, due tubetti di fissante (esaurito), e cinghie di cuoio. Presenti naturalmente le istruzioni in inglese e il Cold Clip per lefoto a colori.
La fortuna è che tutto è assolutamente NUOVO, intatto e “non toccato da mani umane”!
Il vano batteria contiene ancora la batteria originale da 4,5 volt (ormai scarica, naturalmente).
Adesso mi sto accingendo a modificare il vano batteria, inserendo un supporto per 3 pile AAA alcaline. Dovrebbe essere facile.
Il vero e difficilissimo problema sta nelle pellicole. A quanto pare anche la Fuji ne ha cessato la produzione. On line si trova qualcosa ma scaduto e a prezzi esorbitanti.
Qualche consiglio?
Ti consiglio di conservarla al meglio che puoi. Fagli fare qualche scatto a vuoto prima di riporla così che le tendine non rimangano ferme ma si muovano un po’.
Poi cerca online se trovi qualche stock in vendita. Ogni tanto su ebay si trova qualcuno che le vende.
Io spero sempre che qualche anima pia si metta una mano sulla coscienza e ricominci a produrne, specialmente perché la qualità grafica, a mio parere, è superiore ad altri formati istantanei attualmente in commercio.